Termografia Edile prima dell’acquisto di una casa

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Termografia Edile

L’acquisto di una casa è uno degli investimenti più importanti che si compiono nella vita, sia dal punto di vista economico sia per quanto rigurda la qualità della vita quando ci si andrà poi ad abitare.

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Chiedere una consulenza termografica prima dell’acquisto di una casa può essere molto utile per prevenire sorprese successive. Non sempre tutto è come appare a prima vista e la termografia permette di vedere oltre il visibile.

Per questi motivi non deve essere fatto in modo affrettato ma solo dopo aver valutato e verificato l’esistenza o meno di difetti costruttivi e vizi.

Grazie ad una attenta diagnosi immobiliare prima dell’acquisto è possibile individuare eventuali problematiche che ci renderebbero, una volta acquistata la casa, la vita difficile e poco serena.

Inoltre conoscere il vero stato dell’edificio consente di calcolare in maniera più precisa il reale valore di mercato dell’immobile che ci si accinge ad acquistare e di valutare l’entità e i costi di eventuali interventi da realizzarsi.

Avendo un’idea precisa delle condizioni dell’abitazione ci permette poi, oltre a pianificare nel miglior modo possibile i lavori di ristrutturazione da effettuare una volta acquistato l’immobile, anche di sapere se i difetti rilevati saranno o meno eliminabili e quindi se la nostra casa potrà rispondere alle nostre aspettative, senza incorrere poi in brutte sorprese.

Individuare tutte le problematiche che possono essere presenti in un edificio non è cosa da poco e non basta un sopralluogo da parte di un esperto del settore, richiede uno studio accurato da parte di tecnici specializzati spesso aiutati da strumentazioni e tecnologie appropriate.

Termografia Edile

Tra i difetti che una casa può avere possiamo a titolo d’esempio elencare: i ponti termici (cioè le discontinuità termiche) causati da inadeguato isolamento o da non corretta posa dello stesso su pareti, soffitti e coperture o da difetti di posa dei serramenti, le infiltrazioni d’ acqua, le perdite degli  impianto termici.

I ponti termici con la termografia edile

Grazie alla termocamera ad infrarosso, che ci permette in modo passivo, cioè senza contatto e non distruttivo, di visualizzare attraverso delle immagini termiche la distribuzione delle temperature di un oggetto, è possibile rilevare la presenza dei ponti termici che rappresentano in un edificio dei punti critici in prossimità dei quali spesso avviene formazione di condensa.

Conoscere prima dell’acquisto se una casa presenta difetti di isolamento e dispersioni termiche ci consente di evitare brutte sorprese quando l’abitazione sarà poi abitata, come discomfort climatico e presenza di muffa (che si forma proprio nei punti in cui c’è condensa).
Essere consapevoli della presenza di ponti termici consente anche di valutare la possibilità ed eventualmente pianificare i giusti interventi per correggerli.

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Immagine termografica: le aree più scure evidenziano ponte termico

Grazie alla termografia a infrarossi è possibile anche, una volta effettuato l’intervento di correzione, come ad esempio la realizzazione di un cappotto esterno, o la posa di nuovi serramenti, verificare che ciò sia stato eseguito a regola d’arte.

L’immagine a lato riportata mostra la presenza di ponte termico nella zona di contatto tra le pareti e il solaio, individuabile dalla striscia di colore più scuro che indica la presenza di temperature inferiori rispetto al resto della struttura.

Le infiltrazioni nella termografia edile

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Termografia edile: infiltrazioni d’acqua dal soffitto evidenziate dalle zone di colore scuro

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Foto della zona soggetta ad infiltrazioni d’acqua

La termografia edile è molto utile anche per individuare le infiltrazioni di acqua provenienti da solai di copertura e terrazzi.

Si tratta di problemi che spesso non sono di facile soluzione quindi identificare il unto preciso dal quale l’acqua penetra è molto importante.

Le due immagine a lato riportate mostrano la stessa zona rilevata con termocamera a infrarossi e fotografata nel visibile.

Nel soffitto emerge nell’immagine termografica presenze di acqua rappresentata dalla zona di colore  blu/azzurro. L’estensione è molto più grande di quanto rilevabile ad occhio nudo, a prova che la termografia ci permette di valutare correttamente la gravità e l’estensione del fenomeno, cosa che ad occhio nudo sarebbe impossibile effettuare.

L’umidità di risalita nella termografia edile

Un’altra problematica piuttosto diffusa nelle abitazioni riguarda l’umidità di risalita, la termografia edile rappresenta un ottimo metodo diagnostico anche in questo caso.

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Umidità di risalita messa in evidenza dal termogramma

Grazie alla termografia sono emerse delle zone sul pavimento con differenti temperature che denotano la presenza d’acqua anche nel massetto in prossimità del muro dovuta alla risalita capillare, andando ad indagare si è potuto vedere che tale fenomeno si verificava ove veniva a mancare il telo in materiale plastico posto sotto il massetto che non proseguiva anche contro il muro.

 

 

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